Il laboratorio è la fucina dell’attività di Calicut, il luogo dove le forme immaginate e disegnate prendono vita.
Qui, attraverso diverse tecniche manuali, vengono realizzati i prototipi delle collezioni , i singoli pezzi “unici ed irripetibili” e ciascuna tecnica consente di costruire gioielli differenti per stile e forma.
Con la tecnica della “cera persa” si costruisce il prototipo in cera, modellando o scolpendo fogli o tubi di cera fondibile e compatta, ideale per essere lavorata. Il prototipo viene poi fuso in metallo ed eventualmente gommato per poter riprodurre altri esemplari. Il metallo viene poi rifinito e assemblato agli altri elementi, se previsti, con una saldatura a cannello. Infine vengono montate le pietre, con una lavorazione a regola d’arte che pone le sue radici nelle tecniche dell’alta gioielleria (come la battitura, la sgriffatura e l’incassatura a grane e baffetti).
Con la tecnica della “laminazione e trafilatura”, invece, si comincia dalla fusione dl piccoli lingotti di metallo, che vengono poi ridotti a lastra e a filo di diversi spessori e misure. Si costruisce così ogni singola parte del gioiello, assemblata agli altri con una saldatura a cannello. Questa tecnica è ideale nel caso di forme geometriche complesse e nell’utilizzo di diversi colori di oro nello stesso oggetto e sono utilizzati soprattutto attrezzi manuali, come lime, martelli, imbottitori, necessari per la creazione di un oggetto a mano.
Con la tecnica “a fiamma”, lastre d’oro sottilissime vengono lavorate con l’aiuto di una fiamma concentrata per creare forme che regalano all’occhio la suggestione della scultura.
Queste sono le tecniche: l’arte manuale del padroneggiarle rimane un segreto. E i segreti, da sempre, nascono per affascinare e vivono per stupire.